• Storage energetico: un’opportunità per i terreni a partire da 1 ettaro

    Attualmente solo i terreni con una superficie di almeno 11 ettari possono essere presi in considerazione per l’installazione di un impianto fotovoltaico a terra e purtroppo questo requisito essenziale alcune volte può risultare difficile da raggiungere. Lo storage energetico può essere una valida alternativa per i proprietari con terreni dalle dimensioni inferiori.

  • Cosa significa storage energetico?

     

    Lo storage energetico, anche detto stoccaggio di energia, è un sistema che consente di immagazzinare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili in modo da renderla disponibile anche quando questi impianti non sono in grado di generarla. Migliorare la stabilità della rete è un’esigenza necessaria in questa fase di grande diffusione delle fonti rinnovabili, che generano elettricità in modo intermittente, con momenti di produzione superiore al fabbisogno e altri di produzione insufficiente.

     

    Una caratteristica fondamentale di ogni impianto fotovoltaico è che l'energia viene prodotta solo quando la luce solare è disponibile. Proprio per questo, lo storage energetico risulta un tassello chiave per il futuro del fotovoltaico in quanto può intervenire in queste situazioni immagazzinando elettricità nei momenti di picco e rilasciandola poi a seconda delle esigenze. In questo modo si riesce a stabilizzare la rete, rispondendo in maniera adeguata alle maggiori richieste energetiche che, ad esempio, potrebbero non essere soddisfatte durante una giornata nuvolosa oppure di notte.

    I requisiti


    Esattamente come non tutti i terreni si prestano per l’installazione di impianti fotovoltaici, allo stesso modo non tutti i terreni risultano idonei per lo stoccaggio energetico stand-alone. Ma quali sono i requisiti per affittare un terreno agricolo per lo storage?

     

    Il primo requisito fondamentale che permette la fattibilità è la vicinanza con una cabina di tensione elettrica del gestore Terna. Questo perché se l'energia viene immagazzinata nelle immediate vicinanze di dove è necessaria si possono evitare costosi investimenti in infrastrutture, perdite di trasmissione e complessità nella gestione della rete. Una volta verificata la distanza, se il terreno è a meno di 1 km da un punto di connessione Terna, si procede con l'analisi vincolistica per i parametri ambientali, paesaggistici e urbanistici (che più o meno corrispondono ai punti analizzati nel caso di uno studio di fattibilità per il fotovoltaico).

     

    Un secondo requisito fondamentale è una pendenza regolare. Il parco batterie che si viene a creare necessita di terreni quanto più pianeggianti possibile, sebbene anche una pendenza possa essere oggetto di valutazione, indipendentemente dall’orientamento.

     

    Un terzo requisito è l'estensione minima ridotta. differenza dei terreni da affittare per il fotovoltaico, quelli da valutare per storage richiedono una superficie minima di gran lunga inferiore: 1 ettaro. Questo è dovuto al fatto che su metrature simili è possibile installare anche impianti di circa 50 MW.

    Quanto si può guadagnare con lo storage?

     

    I prezzi di mercato per l'acquisto di un terreno agricolo per l'installazione di batterie su una metratura simile variano dai 40.000 fino ai 60.000/70.000 €. Mentre per l'affitto del terreno il range di proposta economica si aggira dai 4.000 ai 6.500 €.

    Come funziona uno storage?

     

    Vediamo adesso come stoccare l'energia elettrica. Lo stoccaggio diretto dell'energia elettrica prodotta dalle rinnovabili è considerato un processo difficile. Una soluzione è quella di trasformare l'energia in un'altra forma e poi immagazzinarla. Per fare questo ci sono diversi modi: meccanicamente sotto forma di centrali elettriche con pompaggio o utilizzando processi termici o chimici, come le batterie ricaricabili. I sistemi di storage a batterie sono tra quelli tra i più efficienti in grado di immagazzinare questa energia prodotta, nonché il tipo di accumulo più comune nei sistemi fotovoltaici.
    In particolare, le batterie a ioni di litio sono una delle tecnologie più funzionanti da questo punto di vista su scala industriale. Possiamo immaginare il loro funzionamento paragonandoli alle batterie dei nostri dispositivi portatili: sono in grado di convertire una reazione chimica in energia elettrica, immagazzinandola e rilasciandola a seconda delle necessità. La diffusione dei sistemi di storage è strettamente legata all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità dei prodotti.

     

    Oltre ad accumulare l’energia prodotta da un parco fotovoltaico, come abbiamo visto il grande pregio dello storage è la possibilità di bilanciare la rete: quando l’energia proveniente della rete elettrica diminuisce a causa dell'elevata domanda, il sistema di storage è in grado di avviarne l’erogazione di quella accumulata entro pochi secondi; viceversa, in caso di un calo della domanda, la batteria si carica con l'energia in eccesso non utilizzata. Questa è una duplice funzione fondamentale per la stabilizzazione delle reti elettriche. Nello specifico vediamo come lo storage viene utilizzato secondo due modalità: energy intensive o power intensive. Nel primo sistema lo scopo è quello di attenuare le congestioni della rete provocate dalla eccessiva produzione da fonti rinnovabili, soprattutto nelle aree dove la rete non riesce ad assimilare tutta la produzione. Nel secondo la funzione è assorbire oppure somministrare in tempi molto rapidi una elevata quantità di potenza in un lasso di tempo abbastanza breve, per modulare le fasi produttive dell’impianto fotovoltaico.

     

    Nei parchi fotovoltaici di grandi dimensioni, collegati alla rete elettrica, lo storage non è in genere necessario; normalmente l'energia fotovoltaica viene utilizzata quando c'è il sole, mentre di notte o durante i periodi di nuvolosità è la rete a fornire l'elettricità. Tuttavia, anche in questi sistemi l'accumulo può essere un valore aggiunto: non solo per aumentare l'affidabilità dell'energia o il solo utilizzo in loco, ma anche per aumentare il valore dell'elettricità generata dal fotovoltaico. Pensiamo alle elevate richieste energetiche per l’aria condizionata che si verificano nei pomeriggi estivi. Questi picchi di carico sono significativamente più costosi da fornire per un’azienda. Visto che l'energia prodotta dal fotovoltaico è tipicamente maggiore durante i mesi estivi, la produzione dell'impianto fotovoltaico può essere ben adattata al picco di elettricità generato in casi come questo.

     

    Gli impianti di storage in modalità stand-alone non sono invece integrati in una centrale di produzione elettrica (come un parco fotovoltaico), ma sono a disposizione della rete e soprattutto nelle immediate vicinanze di una cabina primaria. È proprio grazie a questa tecnologia di accumulo che è possibile fornire servizi di bilanciamento della rete, e quindi contribuire ad aumentare l’affidabilità e la stabilità della rete migliorando la sicurezza del rifornimento di energia e la qualità del servizio.

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